secondo esperimento
BUCHI NELL’ACQUA
Materiali: - un recipiente
- acqua
- borotalco
- sapone liquido per i
piatti
Procedimento
- Riempi d’acqua il
recipiente.
- Cospargi di borotalco
la superficie dell’acqua.
- Immergi qua e là la
punta di un dito, come per bucherellare l’acqua. Osserva che cosa succede.
- Metti su un dito una
goccia di sapone liquido per i piatti e immergi il dito insaponato in un punto
vicino al bordo del recipiente.
- Bucherella il
borotalco con il dito insaponato e osserva cosa accade.
Considerazioni (PAROLA CHIAVE: forze di adesione, tensione
superficiale)
Le molecole di acqua poste in superficie, non avendo altre molecole che le
attirino dall’alto, sono legate fra loro più tenacemente. Ogni molecola che si
trova sulla superficie dell’acqua è soggetta a forze esercitate solo dalle
molecole vicine e da quelle sottostanti ed è quindi attratta verso il centro
della massa del liquido. Sulla superficie dell’acqua si viene a creare uno
strato ordinato di molecole legate tra loro, una specie di pellicola
resistente, che crea uno stato di tensione superficiale. E’ così che si forma
una specie di
pellicola resistente capace di sostenere anche piccoli pesi. La tensione
superficiale tende a racchiudere l’acqua come in un sacchetto e se l’acqua è
poca la chiude in una forma rotonda: la goccia. E’ proprio questa tensione
superficiale che permette ad alcuni animali di camminare sull’acqua come
l’idrometra e a te di fare le bolle di sapone.
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